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La nascita del restauro quale noi oggi lo intendiamo viene comunemente fatta risalire al XVIII secolo. In questo volume, invece, se ne riconoscono le radici in epoche molto più lontane, in un percorso di ricerca che intende risalire alle origini della moderna idea di restauro nel pensiero occidentale. Il tutto è indagato con riferimento alle vicende dell'intera Europa, in un ampio periodo che dal tardo neolitico arriva agli inizi del Medioevo, più precisamente agli anni del pontificato di papa Gregorio I Magno, fra VI e VII secolo. In serrata sequenza viene proposta, tradotta e analizzata una copiosa serie di testi antichi e provvedimenti legislativi, scaglionati lungo un arco cronologico che va dalla Grecia alla tarda antichità, puntualmente tradotti e commentati, inestimabile serbatoio di informazioni e riflessione. Al pari si presentano molti interventi di consapevoli "restauri" realizzati già in epoche antiche, al fine di provare a ricostruire lo sviluppo sia delle tecniche sia dell'idea stessa di restauro. L'originale tesi sostenuta dall'autore è che la particolare sensibilità per la conservazione della materia autentica, tipica dell'approccio italiano alla cultura del restauro, si sia formata sul finire del mondo antico a partire dal sincretismo fra la cultura cristiana e le strutture giuridiche del mondo romano. Prefazione di Giovanni Carbonara e Paolo Sommella. Introduzione di Licia Vlad Borrelli.